In questo spazio pubblichiamo le ultime informazioni relative al mondo delle mostre d'arte.
Di Chiara Cottone (by Artecrazy.eu)
Immaginifiche, sospese ed effimere si presentano le sculture dell’artista spagnola Isabel Alonso Vega, nella sua prima mostra in Italia alla White Noise Gallery di Roma dal titolo Senza Fuoco. Racchiuse all’interno di teche, le sculture dell’artista sembrano essere precarie forme evanescenti, come pervase da un moto transitorio che invita alla contemplazione e all’abbandono. La sensazione che ne scaturisce è quella di una eterea sospensione in cui le forme senza alcun tipo di riconoscibile caratterizzazione formale, si accende di una identità tesa verso il sublime e l’inesplorato.
Dalla redazione Artecrazy.eu
Dal 31 gennaio al 10 marzo 2019 la Fondazione Stelline ospita la mostra Il limite del vero. Dall’astrattismo all’astrazione, una retrospettiva a cura di Angelo Crespi dedicata a Luciano Ventrone, definito da Federico Zeri – che lo scoprì – “il Caravaggio del ventesimo secolo”.
Dalla redazione di Artecrazy.eu
La recente mostra “Asti Contemporanea” ha segnato l’inizio di una stretta collaborazione tra la Fondazione Palazzo Mazzetti e il collezionismo privato del territorio; la passione per l’arte dei collezionisti astigiani e piemontesi si consolida con questa esposizione dedicata a Francesco Menzio.
Di Valentina Martinoli (by Artecrazy.eu)
Inaugura il 21 gennaio 2019 presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea la mostra Joint is Out of Time, a cura di Saretto Cincinelli e Bettina Della Casa, esposizione che si inserisce all’interno dell’allestimento permanente della collezione museale, arricchendolo con le opere di 7 artisti contemporanei dal respiro internazionale.
Di Camilla Ferrario (by Artecrazy.eu)
È in corso presso Camera Centro Italiano per la Fotografia a Torino la mostra CAMERA POP – La fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano & Co., che per la prima volta indaga il rapporto tra fotografia e arte Pop in tutta la sua complessità e in tutte le sue molteplici manifestazioni.
Di Caterina Pinna (by Artecrazy.eu)
Fino al 31 agosto 2018 è possibile visitare la mostra fotografica dell’artista ligure Gianni Berengo Gardin, inaugurata dalla Fondazione di Sardegna attraverso la collaborazione di Milano.
Milano dedica una grande mostra alla civiltà nuragica della Sardegna prestorica, la città di Cagliari ospita una grande esposizione, dedicata all’archeologia misteriosa dell’isola, ideata per celebrare il più grande archeologo sardo, Giovanni Lilliu.
L’isola e le fotografie di Gianni Berengo Gardin tornano a essere come un palco d’immagini per raccontare angoli remoti di una terra ancora poco nota, da diventare una pellicola cinematografica e fotografica, in bianco e nero, di un viaggio alla scoperta dei luoghi sconosciuti della Sardegna.
Dalla redazione di Artecrazy.eu
Prima tappa dell’esposizione che approderà nel 2018 all’Ateneum Art Museum di Helsinki e al Folkwang Museum di Essen, la grande mostra della stagione invernale del Mart ripercorre le vicende del Realismo Magico in Italia attraverso una selezione di capolavori pittorici provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.
Coniata dal critico Franz Roh in un celebre saggio dedicato alla pittura contemporanea (1925), la definizione Realismo Magico descrive una stagione artistica internazionale che ha conosciuto la sua fase più creativa e originale tra gli anni Venti e gli anni Trenta del Novecento. Si tratta di un periodo successivo alle vicende delle Avanguardie storiche, segnato dal recupero della tradizione pittorica e scultorea.
Dalla redazione di Artecrazy.eu
Le Corbusier non è solo il più grande architetto del Novecento, ma anche un eccezionale artista visivo, che, partito dalle geometrie del periodo purista (dal 1918 alla seconda metà degli anni Venti), ha sviluppato, attraverso il contatto con l’atmosfera surrealista e la lezione di Picasso e Léger, un linguaggio sintetico di grande potenza e suggestione. Alla base del suo lavoro di pittore sta una produzione grafica ricchissima e tuttora poco conosciuta, al cui interno la collezione di disegni conservata da Costantino Nivola riveste un significato particolare.
Di Caterina Pinna (by Artecrazy.eu)
Fino al 12 maggio, presso il museo Archeologico Nazionale di Cagliari, si può visitare la mostra Donna o dea. Le raffigurazioni femminili nella preistoria e protostoria sarda.
Si tratta di figure femminili modellate dai nostri antenati più remoti.
Un emozionante viaggio tra i sentimenti di comunità ancestrali, lungo il tramonto del Paleolitico e attraverso l’età dei metalli, che in Sardegna si presenta alla vigilia della storia con le formidabili creazioni dei popoli nuragici. L’idea di questa collezione nasce con l’obbiettivo mettere in risalto la donna nuragica, descritta attraverso una resa stilistica essenziale e solenne.
Uno sguardo al mondo femminile attraversando le sfere del mito, del sacro, del religioso e del quotidiano, fino ai tempi nostri. Il percorso artistico si sofferma su gesti e movimenti semplici, comportamenti e situazioni che traggono situazioni urbane consuete,
frammenti sospesi di una donna del proprio ideale di vita, offerte al nostro sguardo come nuovi spazi di riflessione.
Il progetto espositivo è esposto come un percorso, dove ogni donna sembra che cammina attraverso le vie, le strade della vita quotidiana.
Un viaggio straordinario nella storia dell’arte sarda, dall’arte primitiva fino ai giorni nostri, con una riflessione profonda sulla figura della donna.
Si analizza, nelle diverse fasi storico-artistiche, l’iconografia della maternità secondo la personale visione di ogni artista in mostra.
La figura femminile è vista come una madre o una dea, rappresentando l’origine della vita stessa, della donna, della nutrizione, dell’amore più puro, più radicato, più appassionato.
Si intrecciano arte, sociologia, psicologia e tante altre dimensioni del sapere. La figura della donna ritorna anche come evocazione di forza, di estrema potenza vitale, colei da cui nasce tutto e a cui tutto si ricongiunge.
E’ il percorso generativo della donna sia nell’arte che nella vita sociale tra realtà biologica e valori come una apertura al mondo. Ci si trova di fronte alla celebrazione del rapporto della donna con il suo corpo.
Una mostra che si concentra sulla donna, sul suo universo e sul suo animo. Un focus estremamente dettagliato e straordinario che fa emergere mille e più sfaccettature di un essere bellissimo e complicato allo stesso tempo. Uno sguardo all’essenza femminile, per cogliere ogni sfaccettatura di un mondo ricco e travolgente, attraverso gli sguardi e atteggiamenti concepiti come dee di un universo parallelo.
Museo Archeologico di Cagliari
Dalle 9.00 alle 20.00 dal martedì fino alla domenica.
Chiuso il lunedì
Di Angelica Gioelino (by Artecrazi.eu)
Fino al 17 Febbraio 2018 si terrà in Calabria, nelle sale espositive del Museo del Presente di Rende, una mostra monografica su Antonio Ligabue (Zurigo 1899 – Gualtieri 1965), uno fra i più eccezionali pittori del Novecento.
La mostra darà la possibilità al pubblico di ammirare dal vivo l’arte di Ligabue, e saperne di più su Toni al Matt, un genio tormentato, un folle, un visionario, un vero artista, segnato da un’infanzia difficile, ove a far da padrone erano il disagio, la solitudine e l’isolamento, un artista che seppe trovare nell’arte una sua originale forma di riscatto e fece dell’espressione artistica il suo principale mezzo di comunicazione.
Attraverso una selezione di opere, tra cui dipinti, sculture, incisioni, il percorso espositivo accompagnerà il visitatore alla scoperta di questo complesso personaggio vissuto nella provincia italiana del dopoguerra che, tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60 ottenne, mentre era ancora in vita, un successo inaspettato.
La mostra non si limita a presentare al pubblico le sue opere ma vuole far luce sulla sua personalità, sulla sua singolare vicenda umana, attraverso l’esposizione di una selezione di suoi oggetti personali e una serie di focus relativi ad aneddoti e personaggi collegati all’artista. Si terranno, per supportare la mostra, per tutto il periodo di apertura, una serie di attività didattiche laboratoriali rivolte alle scuole, ai giovani visitatori e suddivise per fasce di età.
Fino al 17 Febbraio 2018
Rende | Cosenza
Luogo: Museo del Presente
Curatori: Alessandro Mario Toscano, Marco Toscano
Enti promotori:
Costo del biglietto: intero 5 euro, ridotto 4 euro (over 65, ragazzi dai 13 ai 18 anni, gruppi min. 15 max. 30 persone), scuole 2,50 euro. Gratuito bambini fino a 6 anni, disabili e loro accompagnatori, membri ICOM, guide turistiche dell’UE, giornalisti iscritti all’ordine previa richiesta di accredito
Telefono per informazioni: +39 345 59 85 044
E-Mail info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito ufficiale: http://www.mostraligabue.it
Di Valentina Martinoli (by Artecrazy.eu)
Le sale di Palazzo Cipolla ospiteranno, fino al prossimo 27 gennaio, una grande mostra antologica dedicata all’artista Ennio Calabria, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e realizzata da POEMA, in collaborazione con l’Archivio Calabria e con Civita Mostre.
Ennio Calabria. Verso il tempo dell’essere. Opere 1958-2018, a cura di Gabriele Simongini, include circa 80 opere che ripercorrono l’intera parabola creativa di questo pittore, che esordì nel 1958 presso la Galleria La Feluca di Roma, nonché alcune sue creazioni inedite realizzate proprio per questo evento. Il percorso espositivo presenta inoltre vari documentari e filmati a lui dedicati, come il videoclip realizzato da Raffaele Simongini, nel quale sarà l’artista stesso a presentarsi e ad accogliere i visitatori del museo.
Ennio Calabria ritiene che la sua pittura oggi si deve porre come qualcosa che si sente, non come qualcosa che si capisce. La sua produzione, sin dalle prime opere, si può decisamente definire come una pittura di storia, tesa a interpretare le trasformazioni e i passaggi che hanno interessato l’umanità in quest’ultima metà del secolo, rivelando spesso, attraverso le immagini e i colori scelti dall’artista, una visione quasi profetica.
L’artista romano è infatti da sempre testimone lucido e cosciente dei mutamenti attraversati dalla nostra società, il cui sviluppo spesso non coincide con quello che si ritiene il progresso in senso letterale, ma che anzi al contrario diventa in più occasioni evidenza tangibile di una regressione morale e sociale dell’individuo, sia che esso agisca come singolo che come gruppo.
Tra le opere più note che sarà possibile ammirare ricordiamo La città che scende del 1963 e i Funerali di Togliatti del 1965, oltre che diversi autoritratti e a cinque tele inedite realizzate in questi ultimi mesi. La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, che contiene al suo interno un’intervista all’artista realizzata da Marco Bussagli e i testi del curatore e del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione e principale fautore di questa mostra, come si evince dalle sue parole: “Ennio Calabria ha traghettato il figurativismo italiano ed europeo dal secolo scorso ad oggi, imponendosi come un protagonista assoluto sempre in linea con il suo tempo. Dalle opere di questo artista – cui sono particolarmente lieto di dedicare un’antologica così ricca e completa come quella che qui presentiamo – promanano un’energia ed una vitalità che sono specchio del suo approccio critico ed appassionato al mondo che lo circonda, atteggiamento che sfocia in una ricerca a tutto tondo sulla condizione esistenziale dell’individuo contemporaneo e sulle dinamiche di un’epoca in perenne evoluzione”.
Palazzo Cipolla
Via del Corso, 320 – Roma
dal 20 novembre 2018 al 27 gennaio 2019
Tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10 alle ore 20
www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it
Dalla Redazione di Artecracy.eu
Torna a Firenze per la prima volta dopo un secolo Medardo Rosso (Torino 1858 – Milano 1928), il più grande scultore italiano della Modernità. È l’artista torinese trapiantato a Parigi il nuovo protagonista del progetto Solo che vede il Museo Novecento dedicare periodicamente una mostra monografica a un artista del secolo breve. Dopo Emilio Vedova e Piero Manzoni, il terzo appuntamento, Solo. Medardo Rosso, curato da Marco Fagioli e Sergio Risaliti, aperto al pubblico il 20 dicembre (fino al 28 marzo) per celebrare le opere di uno scultore straordinario, sperimentatore e anticipatore indiscusso della contemporaneità. Lo stesso che nel 1910 in occasione della “Prima mostra italiana dell’Impressionismo e di Medardo Rosso” e per iniziativa di Ardengo Soffici (autore del celebre volume Il caso Medardo Rosso del 1909), di Giuseppe Prezzolini e della rivista La Voce, venne riconosciuto come “Maestro della Scultura europea proteso nella Modernità”.
Di Stefano Cariello
Umberto Boccioni è indubbiamente una figura chiave dell’arte contemporanea mondiale e vero punto di riferimento temporale per tutti gli addetti ai lavori. Ciò va al di là di ingessate interpretazioni accademiche che vorrebbero che l’arte contemporanea nascesse con Winckelmann da una parte, con il postimpressionismo dall’altra, sino ad arrivare ad individuare, secondo schemi extra convenzionali, il secondo dopoguerra come punto di partenza ma che altro non fece se non determinare lo spostamento della capitale dell’arte dall’Europa agli Stati uniti, perseguendone i medesimi valori.
Di Sara Costa
Quando nel 1915 Giacomo Balla e Fortunato Depero firmano il Manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, il movimento futurista si avvia verso una seconda fase nella quale l’esigenza di un’arte totale aspira ad influenzare molti aspetti dell’esistenza attraverso una radicale trasformazione dell’ambiente: dall’arredo alla moda, dal cinema al teatro, dalla musica alla danza, dal manifesto pubblicitario alla progettazione dell’oggetto d’uso. Balla con la sua casa d’arte aveva progettato e realizzato l’intero arredamento, Depero invece con la produzione di arazzi e cuscini crea uno spazio per realizzare oggetti d’arte, mobili, giocattoli, maquettes caratterizzati da strutture essenziali e da linee dinamiche.
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