Quando e come è avvenuto il tuo primo approccio all'illustrazione?
D: La passione per gli albi illustrati e l'esperienza della maternità mi hanno fatto avvicinare al meraviglioso mondo dell'illustrazione. Ho deciso, quindi, di formarmi iniziando a frequentare svariati workshop di illustrazione, tenuti da noti nomi italiani.
Continuo a comprare tanti bei libri per me, per i miei due bambini, per i loro amici. Ambisco, un giorno, di pubblicare anche io!
A: Nel settembre del 2012, appena concluso il corso di laurea triennale in Grafica d'Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari, feci ritorno a Cagliari, la mia città, quando un’amica illustratrice, Maria Chiara Aresti, mi invitò ad andare con lei ed altri illustratori cagliaritani in giro per i parchi e la città per fare disegno dal vero. In questa occasione conobbi l’illustratrice Pia Valentinis. Fu grazie a lei se mi innamorai di questo mondo. In seguito ho frequentato diversi corsi di illustrazione fino ad iscrivermi al Master "Ars in Fabula" a Macerata.
L'Illustrazione è simile alla poesia: sfrutta poco spazio per esprimere concetti più ampi. È necessaria solo una buona capacità di sintesi al fine di un lavoro riuscito?
D: Da buona minimalista sono convinta che basta usare anche un solo colore o/e pochi tratti per rappresentare graficamente una bella idea. È senz'altro molto più difficile togliere che aggiungere. Come ha già detto qualcuno... less is more!
A: Assolutamente. Ogni elemento, proprio come le parole in poesia, dev'essere scelto e posizionato nel giusto modo, per creare un equilibrio visivo, un ritmo con le illustrazioni che precedono e seguono. Ricerco un'immagine bilanciata che possa raccontare qualcosa a chi la osserva.
Come descriveresti con pochi aggettivi i tuoi lavori?
D: I miei lavori? Giocosi, minuziosi, sobri, qualche volta autobiografici.
A: Adoro sperimentare diverse tecniche che riescano a esprimere al meglio il mio amore per il mondo naturale in tutte le sue sfaccettature: le texture della natura, il piumaggio degli uccelli, la corteccia degli alberi... Direi quindi: naturalistici, grafici, avventurosi e malinconici.
Illustratore\trice preferito?
D: Per me non è semplice pensare a uno preferito, perché sono diversi gli illustratori che ammiro. Tra le donne la prima che mi viene in mente è sicuramente Suzy Lee, geniale. Tra gli uomini? Chris Riddell, raffinato.
A: Difficile sceglierne uno. Edward Gorey e Maurice Sendak sono sicuramente stati i primissimi di cui mi sono innamorata. Ma sono tantissimi quelli che mi piacciono, per fare alcuni nomi: Pia Valentinis, Joanna Concejo, Lorenzo Mattotti, The Fan Brothers, Richard Jones, Franco Matticchio, Paolo Domeniconi, Wolf Erlbruch, Shaun Tan...
Coltivi altre forme di espressione, oltre quella del disegno?
D: Oltre al disegno ho sempre avuto la passione per la fotografia, nella quale mi cimento a livello amatoriale.
Recentemente mi sto dedicando anche alla scrittura destinata ai libri per bambini in età prescolare, ma per ora si tratta di "prove", di "esperimenti" che mi divertono tantissimo.
A: No, il disegno occupa tutto il mio tempo.